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Rimedi per la pelle atopica

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RIMEDI PER LA PELLE ATOPICA

  • 15/11/2021

Quando parliamo di PELLE ATOPICA, ci riferiamo ad una patologia cutanea che ha origine in tenera età, tanto da essere considerata la prima causa di visita dermatologica. Il soggetto, o meglio, l’individuo colpito da Atopia, manifesta un forte prurito, difficile da gestire, la sua pelle è estremamente arrossata, secca ed irritata, e la condizione che, il più delle volte, lamenta è la voglia irrefrenabile di grattarsi e il fastidioso effetto di “pelle che tira”. Negli ultimi 30 anni, perlomeno nei paesi occidentali e quindi industrializzati, questo fenomeno si è addirittura triplicato, dando origine a quella che, nell’ambito dermatologico, viene definita “epidemia cutanea”. La pelle atopica, dalla natura ancora incompresa, è un’infiammazione caratterizzata da una secchezza severa e da macchie rosse ricoperte, spesso, di piccole vescicole, o volgarmente “bollicine”, da cui scaturisce il prurito intenso e la desquamazione. Di solito si manifesta all’età di 2-6 mesi sulle guance, per poi interessare la pelle delle pieghe del gomito e del ginocchio e i polsi, fino ad estendersi, poi, al collo, alle caviglie e ai piedi.

In tutti i casi si riscontra un aumento di linfociti, segno di una forte infiammazione della cute. La dermatite atopica ha un decorso cronico, con periodi di quasi completa remissione delle lesioni e di transitori peggioramenti, un po’come tutte le malattie autoimmuni. Ecco perché la pelle atopica necessita di idratazione costante e profonda, anche nei momenti di “normalità”. Pur non essendo una “malattia contagiosa”, le sue fasi alterano la qualità della vita dei bambini e dei loro genitori e, in alcuni casi, sono causa di insonnia. Con il tempo, poi, l’atopia può manifestarsi sotto altre forme allergiche, tipo asma, rinite e congiuntivite, allergie ed intolleranze alimentari, fino ad arrivare ad alcune forme virali più serie, tipo herpes. Per il continuo grattamento, la cute appare più suscettibile alle infezioni batteriche secondarie, specialmente da Stafilococco e Streptococco, che penetrano più facilmente trovando “terreno fertile”. I bambini sono i più colpiti, in generale entro i 5 anni d’età, ma i sintomi possono persistere fino all’età adulta, il cui disturbo colpisce soprattutto la zona periorale, le palpebre e il dorso delle mani.

È stata registrata una maggior incidenza di atopia nei mesi invernali, probabilmente perché il sole rappresenta un valido aiuto nella cura, ma in giusta dose: per brevi periodi, in ore non troppo calde e con i dovuti filtri protettivi. Dalle ultime ricerche scientifiche, pare ci sia una netta incidenza di un genitore allergico a procreare un futuro atopico, in percentuale crescente se entrambi i genitori lo sono. Se è vero che l’Atopia si presenta a partire da condizioni genetiche favorevoli, è dimostrato pure il suo legame con un sistema immunologico fuori dalla norma, iperproduttivo, tanto da creare infiammazioni cutanee. Per la diagnosi della dermatite atopica è necessaria l’anamnesi personale o familiare di atopia e l’osservazione dei sintomi durante l’esame obiettivo. Le terapie di risoluzione o miglioramento del disturbo, invece, possono essere scelte in base all’entità della manifestazione cutanea e allo stato psicologico del paziente.

Ai classici corticosteroidi si associano, molto frequentemente e bene, sostanze emollienti, antistaminici, antivirali e antibiotici e si consigliano, inoltre, protezioni solari. Ma niente di tutto ciò può eliminare completamente la dermatite atopica! Innanzitutto è opportuno avere una corretta igiene del corpo, mediante l’uso di detergenti delicati e formulati per il rispetto delle pelli sensibili. A questo si aggiunge un abbigliamento adatto, costituito da abiti di cotone o fibre naturali, un make up privo di alcol e profumazioni, così come la scelta dei cosmetici, rigorosamente di qualità e controllati dal Ministero della sanità. Chiedi consiglio al tuo farmacista di fiducia!


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