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A cosa serve la propoli.

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A COSA SERVE LA PROPOLI.

  • 08/11/2022

La propoli è una sostanza naturale prodotta dalle api con proprietà disinfettanti, antinfiammatorie e cicatrizzanti. È alle api bottinatrici che viene affidato il compito di raccogliere, prevalentemente dalle gemme delle piante, i materiali resinosi e cerosi che saranno poi trasformati dalle api operaie. Allo stato naturale si presenta come una resina di colore scuro, di sapore aspro e aroma forte.


DI COSA SI COMPONE LA PROPOLI?

 Al suo interno troviamo:

  • Resine;
  • Cera;
  • Oli essenziali e sostanze volatili;
  • Polline;
  • Flavonoidi.

La composizione della propoli è molto variabile poiché dipende dal tipo di vegetazione da cui le api ricavano il materiale di partenza per poi elaborarla. Pioppi, betulle, pini, abeti, salici, querce, olmi ed ippocastani sono i “luoghi” di raccolta preferiti dalle api che, una volta scaricata nell’alveare, utilizzano la propoli per isolarne le celle e limitare, così, l’ingresso di aria, acqua, batteri, virus ed agenti patogeni in generale. 


QUALI PROPRIETÀ MEDICINALI POSSIAMO ATTRIBUIRE ALLA PROPOLI?

Le caratteristiche terapeutiche più note della propoli sono dovute all’insieme delle sostanze in essa contenute che le conferiscono alcune proprietà:

  • Antibiotiche,
  • Antiossidanti,
  • Anestetiche,
  • Cicatrizzanti,
  • Antinfiammatorie,
  • Immunostimolanti.  

L’uso della propoli per la gola è sicuramente quello più noto: usata sotto forma di spray o sciroppo, la propoli è in grado di disinfettare la gola, calmare il dolore e la tosse e spegnere l’infiammazione. Ma è anche la pelle a beneficiare delle sue proprietà, infatti, piccole ferite, tagli, scottature, irritazioni e brufoli ne traggono un ottimo profitto dalla sua azione antibatterica e cicatrizzante. Se messa in soluzione glicolica o alcolica, poi, diventa l’alleato vincente per afte, ascessi e gengiviti. La presenza, inoltre, dei flavonoidi, potenziati da quella degli antinfiammatori e del gruppo vitaminico di sostegno ( C, E, B1, B2, B6 e PP) svolge un’importante azione protettiva sui capillari sanguigni. 


QUALI SONO LE SUE ORIGINI?

Scoperta circa 6000 anni fa, la propoli veniva già impiegata dai medici per trattare le infezioni della pelle e dell’apparato respiratorio, e dai sacerdoti egiziani per mummificare le spoglie dei faraoni. Il nome, invece, deriva dal greco pro (davanti) e polis (città) proprio per esprimere, in senso figurato, il lavoro delle api nella difesa del loro alveare. 


E LE SUE CONTROINDICAZIONI?

È meglio non utilizzare la propoli in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini al di sotto dei 3 anni, salvo diversa prescrizione medica. Occorre, poi, molta cautela in caso di soggetti allergici, che hanno dimostrato attacchi d’asma o rush cutanei e dermatiti pruriginose, e se si assumono diversi farmaci in contemporanea poiché si potrebbero verificare interazioni preoccupanti. 


COME SI ASSUME LA PROPOLI?

In commercio, esistono diversi formati di propoli, ognuno con le sue formulazioni. La possiamo trovare pura da sciogliere in soluzioni calde, sotto forma di granuli da consumare direttamente sotto la lingua, in tintura madre da diluire in pochissima acqua, in estratto alcolico da assumere puro, in caramelle gommose o piuttosto dure, in spray da vaporizzazione al bisogno e sciroppo da assumere 3 volte al giorno.

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